venerdì 25 luglio 2008

DA NEW AGENCY GOLD,LA SCUOLA DEL XXI SECOLO, COME SARA'?

Come dovrebbero essere le nostre scuole nel 21° secolo?

La Commissione europea sollecita gli Stati membri a meglio cooperare per rendere i sistemi scolastici più rispondenti ai bisogni degli allievi e dei datori di lavoro nell'Europa del futuro basata sulle conoscenze. La comunicazione della Commissione "Migliorare le competenze per il 21° secolo: un ordine del giorno per la cooperazione europea in materia scolastica", presentata oggi, indica che si dovranno apportare cambiamenti a volte radicali se si vuole che le scuole europee siano in grado di attrezzare appieno i giovani a vivere in questo secolo.

La Commissione propone un'agenda di cooperazione in tre ambiti:

un centro d'interesse consiste nel conferire a tutti gli allievi le competenze di cui hanno bisogno per la vita. Tra esse vi sono: accrescere i livelli in materia di capacità di lettura e di matematica di base; rafforzare l'abilità di imparare a imparare e modernizzare i curricoli, i materiali didattici, la formazione degli insegnanti con l'attinente docimologia;

un impegno a assicurare un apprendimento di qualità elevata per ciascuno studente. In ciò rientrano: la generalizzazione dell'educazione prescolastica; il miglioramento dell'equità nei sistemi scolastici; la riduzione della dispersione scolastica e un migliore sostegno nella scuola agli studenti con bisogni specifici; nonché

migliorare la qualità degli insegnanti e del personale delle scuole. In ciò rientra: una formazione degli insegnanti più intensa e di più alta qualità; maggiore efficacia nel reclutamento degli insegnanti nonché un aiuto ai direttori d'istituto per consentire loro di concentrarsi sul miglioramento dell'apprendimento.

Nell'istruzione scolastica si vede sempre di più un ambito chiave suscettibile di miglioramento se si vuole che gli Stati membri raggiungano gli obiettivi della Strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione. Ma i progressi verso la realizzazione degli obiettivi in materia di miglioramento della capacità di lettura, di riduzione degli abbandoni scolastici e aumento della partecipazione all'istruzione sono stati deludenti.

“I nostri sistemi scolastici devono adattarsi se si vuole che essi forniscano ai giovani nuove abilità per nuovi posti di lavoro” ha detto il Commissario Ján Figel’, “poiché dobbiamo preparare i nostri giovani per lavori che forse non esistono ancora. Ciò che conta”ha aggiunto “è il fatto che il rendimento scolastico degli allievi ha un impatto effettivo sulle opportunità che si offrono loro più avanti nella vita, ragion per cui dobbiamo appianare alcune delle diseguaglianze per rendere i nostri sistemi scolastici più efficienti ed efficaci. Incoraggiamo gli Stati membri a lavorare insieme su questo aspetto.”

Un modo per far sì che i nostri sistemi scolastici affrontino la problematica dello svantaggio consiste nel migliorare l'accesso all'istruzione pre-primaria. Si avverte anche la necessità di assicurare che le scuole riescano a insegnare ai giovani le competenze di base. Attualmente il 24,1% dei giovani (17,6% di ragazze e 30,4% di ragazzi) sono classificati a scarso rendimento per quanto concerne la capacità di lettura. Un approccio maggiormente individualizzato in materia di apprendimento e un uso più creativo degli strumenti di valutazione potrebbero essere utili in tal senso. La Commissione auspica che si migliori la qualità dell'istruzione scolastica facendo leva su una più intensa autovalutazione delle scuole e mediante una formazione qualitativamente migliore per il personale scolastico.

La comunicazione fa parte del pacchetto di misure avviato dal Presidente Barroso al fine di rafforzare l'accesso, le opportunità e la solidarietà tra tutti i cittadini dell'UE, pacchetto adottato il 2 luglio 2008 (IP/08/1070).

La comunicazione è corroborata da un documento di lavoro del personale della Commissione in cui si delineano i più recenti risultati delle ricerche e le statistiche, nonché un sommario delle risposte pervenute in seguito alla consultazione pubblica "Le scuole per il 21° secolo".

Gli Stati membri collaborano già tra di loro per condividere buone pratiche in relazione a tutta una serie di aspetti legati all'istruzione e alla formazione nell'ambito del programma Istruzione e formazione 2010.

Per ulteriori informazioni:

MEMO/08/476, "Migliorare le competenze per il 21° secolo: un ordine del giorno per la cooperazione europea in materia scolastica – Domande ricorrenti".

http://ec.europa.eu/education/news/news492_en.htm

http://ec.europa.eu/education/index_en.htm