giovedì 7 gennaio 2010

CORSERA/ANCORA LE SKIFIDOL.SEQUESTRO E PERPLESSITA'

Può creare gravi danni alle vie respiratorie se ingerita o inalata
Dopo le figurine, sequestrata anche
la gelatina puzzolente Skifidol slime
Il provvedimento del ministero della Salute sollecitato dalla Procura della Repubblica di Modica

Gli Skifidol slime
MODICA (Ragusa) – Non si può rimuovere con pinze o uncini chirurgici ed è trasparente al punto da risultare invisibile alle radiografie, ma può creare gravi danni alle vie respiratorie. Per questo motivo va immediatamente ritirata dal mercato. Linea dura del ministero della Salute che ha ordinato ai carabinieri del Nas di sequestrare su tutto il territorio nazionale i barattolini della gelatina puzzolente Skifidol slime. Uno dei prodotti distribuiti in Italia dalla Gedis edicola di Milano che basano il loro successo tra i bambini proprio sull’odore ributtante.

SKIFIDOL - Già nel marzo scorso analoga sorte era toccata, ma solo in Piemonte, alle figurine skifidol che sprigionano odori nauseabondi come vomito, escrementi e uova marce nel momento in cui vengono grattate. In quel caso l’allarme era scattato dopo che gli alunni di una scuola elementare di Torino avevano accusato malessere e bruciori agli occhi, inducendo il pm Raffaele Guariniello a disporre il sequestro cautelativo delle figurine incriminate. Ora è il turno della gelatina denominata Skifidol slime, che non preoccupa tanto per la sua tossicità quanto per la possibilità, se ingerita o inalata, di creare gravi danni alle mucose nasali e alle prime vie respiratorie. Il provvedimento del ministero della Salute è stato sollecitato dalla Procura della Repubblica di Modica che si è appellata al Codice del consumo del 2005. Circa un anno fa la Guardia di finanza di Pozzallo, sempre in provincia di Ragusa, aveva avviato un’indagine sulla gelatina puzzolente e trasmesso gli atti alla Procura di Modica che aveva chiesto una perizia per accertarne il grado di pericolosità. I consulenti hanno stabilito che «il prodotto si può rompere in piccoli pezzi che è molto facile ingerire o introdurre nel naso». In quel caso «c’è il pericolo di gravi danni alle vie respiratorie in quanto la rimozione della gelatina è molto difficoltosa perché non è afferrabile con pinze o uncini e potrebbe dunque provocare un’insufficienza respiratoria di non facile risoluzione». Oltre al fatto che «la sostanza è poco visibile anche con esame radiologico».

RISCHI - Il procuratore di Modica Francesco Puleio aveva già chiesto il sequestro penale dello Skifidol slime. Ma la richiesta era stata respinta dal Gip che ha ritenuto l’avvertenza sul barattolo che il prodotto non può essere utilizzato da bambini di età inferiore ai 3 anni sufficiente a tutelare i piccoli consumatori. Nonostante ciò la Procura non si è arresa e ha fatto appello alle norme del Codice del consumo sollecitando l’intervento del ministero della Salute che alcuni giorni fa ha disposto un sequestro di tipo amministrativo. Le spese per il ritiro e la distruzione della gelatina puzzolente saranno a carico delle ditte che importano e commercializzano il prodotto. Inoltre per i barattoli già acquistati, il ministero ha previsto che «si provveda al richiamo avvisando inoltre i consumatori sul grave rischio connesso all’inalazione o ingestione mediante cartellonistica o altri metodi ritenuti efficaci».

L'AZIENDA - Da parte sua la Gedis contesta il provvedimento del Ministero della Salute ed ha inviato delle note in cui sostiene che «il prodotto non è più in commercio dalla scorsa estate». Inoltre il responsabile della società Maurizio Corti avanza «seri e preoccupanti dubbi sulla perizia che ha dato luogo al provvedimento, perizia proveniente da un non ben precisato otorinolaringoiatra che aveva già ricevuto un netto diniego dal Gip di Modica». E aggiunge: «Da parte nostra siamo assolutamente tranquilli perché il prodotto Skifidol Slime è stato testato da due autorevoli laboratori che ne hanno certificato l’assoluta non pericolosità. A fronte di milioni di pezzi venduti nel corso dello scorso anno, non si è verificato un solo caso di qualsivoglia danno ai consumatori».

Alfio Sciacca
07 gennaio 2010

lunedì 4 gennaio 2010

Giovani e lavoro, nasce Opportunity

Un gioco per una nuova cultura del lavoro fondata sul Vangelo
Si chiama Opportunity ed è un gioco da tavolo nato dalla passione di alcuni Animatori di Comunità impegnati nel Progetto Policoro promosso dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei, dalla Caritas Italiana in collaborazione con la Cooperativa Il Segno di Fuscaldo, in provincia di Cosenza. Il gioco coniuga l’annuncio fraterno del Vangelo di Gesù, la passione solidale per una nuova cultura del lavoro, la sfida cooperativa del mettersi insieme per fare impresa. Ulteriori informazioni sono disponibili nel sito internet www.progettopolicoro.it ma soprattutto su www.opportunitygame.it.