martedì 5 maggio 2009

arecheologia/il primo uomo europeo


MILANO - Un volto che sintetizza i tratti somatici africani con quelli asiatici ed europei: ecco come apparivano i primi esseri umani arrivati dall’Africa in Europa. Lo scienziato Richard Neave, esperto britannico di anatomia forense, ha costruito una sorta di modellino del primo essere umano moderno che ha abitato l’Europa. Secondo la datazione effettuata con il radiocarbonio, i resti da cui è partito Neave risalgono a circa 35 mila anni fa, data che potrebbe coincidere con le prime ondate migratorie dell’Homo Sapiens (comparso circa 200 mila anni fa in Africa orientale) verso l’Europa.
LA TECNICA DI RICOSTRUZIONE - Utilizzando un teschio incompleto e una mandibola ritrovati in una caverna dell’attuale Romania, Neave ha ricostruito completamente il cranio e i tessuti molli, riproducendo in argilla il volto di questo nostro progenitore giunto nel Vecchio Continente all’epoca in cui convivevano ancora l’Homo Sapiens e l’uomo di Neanderthal. Secondo gli esperti sono i denti molari, particolarmente larghi, a suggerire che si tratti di uno dei primi esponenti del Sapiens che, come è noto, ha avuto poi la meglio nella lotta evolutiva tra le due specie differenti. Scuro e con un taglio di occhi molto orientale, il modellino del primo uomo moderno arrivato in Europa è stato creato appositamente per la serie The Incredible Human Journey, che verrà trasmessa dalla Bbc 2.

IL VOLTO DI ARGILLA – In questo momento la ricostruzione in argilla si trova nello studio dell’antropologa Alice Roberts, della Bristol University, che darà il via alla trasmissione britannica. Roberts si dice commossa: «guardarlo in faccia e pensare che sia vissuto 35 mila anni fa è un’emozione fortissima». Ma al di là della commozione il lavoro di Neave potrebbe essere di grande importanza per risalire alle prime tracce della razza umana e intuire i meccanismi della sua evoluzione. La riproduzione, pur nelle sue inevitabili approssimazioni, viene considerata molto attendibile: Richard Neave infatti è uno dei massimi esperti di riproduzioni della fisionomia umana e nel suo curriculum vanta altre celebri ricostruzioni, come quella del volto di Filippo II di Macedonia.
Emanuela Di Pasqua( da Corriere della Sera)