giovedì 23 dicembre 2010

A SCUOLA CON LO CHEF




MARINA DI PULSANO,
A scuola con lo chef. O se volete, la scuola incontra lo chef. E’ l’esperienza vissuta dalle classi quarte del plesso scolastico “De Gasperi” di San Giorgio Jonico, appartenente al 1° Circolo Didattico “Maria Pia”. Oltre cinquanta alunni, nell’ambito di un progetto educativo sull’alimentazione e sulla splendida storia locale ,hanno incontrato le figure importanti del noto ristorante “Il Grillo” sulla litoranea jonico-salentina. Gli alunni sono stati ospitati dal presidente dei ristoratori della Confcommercio, Giampiero Laterza che ha tenuto una vera e propria lezione frontale partendo dalla storia millenaria di un chicco di grano. E’ la storiella di un chicco di grano che 2000 anni fa, al tempo dei romani,per ogni tre seminato ne raccoglievano tre. Con il trascorrere del tempo le cose sono cambiate e grazie alla tecnologia la proporzione è “lievitata”, per ogni chicco oggi se ne raccolgono trenta! Ma cosi ci fanno degli studenti cosi piccoli, sebbene curiosi e intelligenti,in una sala da ristorante con una squadra di esperti a loro disposizione? E’ stata l’occasione che si rende anche facile imitazione per portare avanti la passione e l’amore per i prodotti della nostra terra, nel tentativo di cambiare una mentalità sovente “mordi e fuggi” e poco concentrata sul valore della storia, della tradizione e della qualità abbinate a parole come turismo, economia,cucina, arte culinaria. Queste ultime parole sembrano troppo grosse per bambini non ancora di dieci anni,ma chi ben inizia…E cosi come “parabola” perfetta, la storia del grano diventa immagine di quello che potrebbe essere:nella famiglia dei cereali, è in buona compagnia al riso, al granturco, alla segale,all’orzo e all’avena. C’è il grano… “piantagrane”, quello forzuto, il cosiddetto grano duro e c’è il più debole… il grano tenero. Il grano macinato diventa farina accanto al cui nome spesso compaiono alcuni zeri,uno oppure due. La farina è anche integrale, tutte ovvietà, si potrebbe pensare, non per una categoria e anche un po’ mangiona come quella dei bambini. Glutine ,prima ancora gliadine e glutinine,sono state le altre parole magiche usate da Giampiero Laterza che ha avuto anche il merito di spiegare ai piccoli chef, la celiachia e i suoi effetti, l’attenzione che vi bisogna prestare,la possibilità anche di chiedere un menù speciale per coloro che devono evitare il glutine. E la parabola si è arricchita anche del termine “lievito”,piccolissimi funghi unicellulari, i più noti sono i saccaromiceti. Si arriva al pane, puntualmente assaggiato al termine della insolita lezione, rigorosamente “bagnato” con olio extravergine di oliva.”Lo sapete che i pani più famosi in tutto il mondo sono pugliesi? Quello di Altamura che ha il marchio Dop e quello di Laterza?” Sono stati spiegati i piccoli “trucchi” per distinguere il pane di Laterza originale dalle probabili imitazioni. Entrati in campo lo chef e il pasticcere, l’acquolina in bocca ha lasciato il posto alla focaccia e ad alcuni dolci. La lezione è servita! La speranza di un cambiamento del nostro territorio passa anche da queste parti.

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